Per i napoletani è l'isola maledetta per antonomasia.
Un paradiso marino immerso in un parco archeologico sommerso, un luogo di mistero, e un fantastico luogo in cui godersi il mare di Napoli.
Già dal XVII secolo era conosciuta per il suo lato oscuro, poiché viveva su di essa un eremita soprannominato "Lo Stregone".
Dopo la sua morte sull'isola fu costruita la bellissima villa che è possibile ammirare ancora oggi.
Tra i suoi abitanti, lo svizzero Hans Braun, fu trovato morto e avvolto in un tappeto e la moglie dopo poco annegò in mare.
Il tedesco Otto Grunback morì d'infarto in casa e l'industriale Maurice-Yves Sandoz, morì suicida in un manicomio in Svizzera, infine il barone Paul Karl Langheim, trascinato sul lastrico dalle feste che organizzava nella sua fantastica villa.
Tra gli ultimi Gianni Agnelli che subì la morte di molti familiari e a Paul Getty il cui nipote fu sequestrato in quegli anni. La storia finisce con Gianpasquale Grappone coinvolto nel fallimento della società di assicurazioni di cui era proprietario.
La zona del parco sommerso ha una specifica regolamentazione per l'accesso. È vietato introdurre infatti, cibi e bevande, ed è permesso l'accesso a massimo 100 persone insieme. Dunque non è assolutamente adatta ad una giornata intera di mare, ma piuttosto a qualche ora di visita nel parco marino. Il resto della giornata lo si può trascorrere tranquillamente nella spiaggetta libera accanto.